Tuesday 8 November 2011

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  Come coniugare il linguaggio architettonico ai concetti pedagogici? Progettare edifici dedicati ai bambini, è compito arduo per i progettisti che desiderano creare un ambiente in grado di stimolare i piccoli ad essere creativi, sensibili e ricchi di fantasia. Lo spazio che lo accoglie, per gran parte della giornata, dovrebbe incoraggiare il bambino a conoscere ed esplorare ciò che lo circonda, sia esso lo spazio costruito,"il dentro", che lo spazio aperto, "il fuori", grazie ad uno stretto contatto fisico e visivo con la natura ed i suoi cambiamenti al variare delle stagioni. L'asilo nido costituisce la prima esperienza di un bambino all'interno di una struttura educativa, la quale deve essere in grado, sia sotto l'aspetto pedagogico che formale, di incoraggiare all'esplorazione, alla socializzazione, allo sviluppo armonico delle capacità sensoriali. L'edificio deve costituire un ambiente sicuro, realizzato mediante l'utilizzo di materiali innovativi e secondo tecniche eco-compatibili, ben dimensionato dal punto di vista spaziale, in relazione alle attività che vi si svolgono ed al numero di utenti ed operatori.
   "KINDERGARTENS - Educational spaces" raccoglie 70 esperienze progettuali dedicate alla fascia d'età 0-3 anni, realizzate in tutto il mondo, da progettisti noti ed emergenti, suddivisi in tre categorie a seconda della dimensione della struttura: small (150-1000mq), medium (1000-1500mq) e large (oltre i 1500mq); questo volume costituisce un viaggio interessante attraverso realizzazioni che dimostrano l'abilità dei progettisti nel creare ambienti flessibili, originali e innovativi,in grado di assecondare la meravigliosa capacità dei piccoli di interpretare la vita attraverso il gioco.
Michelle Galindo,  "KINDERGARTENS, Educational spaces", ed. Braun,2011